Comprensione scritta

Impariamo l'italiano
Esercizio di comprensione scritta

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"Dopo la morte del babbo pareva che gli fosse entrato il diavolo in corpo, e lavorava al pari di quei bufali feroci che si tengono coll'anello di ferro al naso. Sapendo che era 'malpelo', ei si acconciava ad esserlo il peggio che fosse possibile, e se accadeva una disgrazia, o che un operaio smarriva i ferri, o che un asino si rompeva una gamba, o che crollava un tratto di galleria, si sapeva sempre che era stato lui; e infatti ei si pigliava le busse senza protestare, proprio come se le pigliano gli asini che curvano la schiena, ma seguitano a fare a modo loro. Cogli altri ragazzi poi era addirittura crudele, e sembrava che si volesse vendicare sui deboli di tutto il male che si immaginava gli avessero fatto gli altri, a lui e al suo babbo. Certo ei provava uno strano diletto a rammentare ad uno ad uno tutti i maltrattamenti ed i soprusi che avevano fatto subire a suo padre, e del modo in cui l'avevano lasciato crepare. E quando era solo borbottava: - Anche con me fanno così! e a mio padre gli dicevano 'Bestia', perché egli non faceva così! - E una volta che passava il padrone, accompagnandolo con un'occhiata torva: - È stato lui! per trentacinque tarì! - E un'altra volta, dietro allo 'Sciancato': - E anche lui! e si metteva a ridere! Io l'ho udito, quella sera! -
Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte si era lussato il femore, e non poteva far più il manovale. Il poveretto, quando portava il suo corbello di rena in spalla, arrancava in modo che gli avevano messo nome 'Ranocchio'; ma lavorando sotterra, così 'Ranocchio' com'era, il suo pane se lo buscava. 'Malpelo' gliene dava anche del suo, per prendersi il gusto di tiranneggiarlo, dicevano. Infatti egli lo tormentava in cento modi. Ora lo batteva senza un motivo e senza misericordia, e se 'Ranocchio' non si difendeva, lo picchiava più forte, con maggiore accanimento, dicendogli: - To', bestia! Bestia sei! Se non ti senti l'animo di difenderti da me che non ti voglio male, vuol dire che ti lascerai pestare il viso da questo e da quello!".
(Da: Giovanni Verga, Rosso Malpelo)


  1. Malpelo veniva incolpato e picchiato dopo ogni disgrazia:
    1. perché era arrogante con tutti i compagni di lavoro
    2. perché si sapeva sempre che era stato lui, che faceva di tutto per essere "Malpelo"
    3. perché nessuno lo difendeva dalle cattiverie altrui
    4. perché lavorava come i bufali che si tengono con l'anello al naso
  2. Malpelo con gli altri ragazzi era:
    1. arrogante
    2. paziente
    3. maleducato
    4. crudele
  3. Malpelo sembrava volersi vendicare
    del male che, secondo lui, gli altri avevano fatto:

    1. ai deboli trattati come bestie
    2. a suo padre, che ne era morto
    3. a lui e agli operai sfruttati
    4. a lui e al suo babbo
  4. Ranocchio veniva chiamato con questo nome perché:
    1. scivolando nella cava si era ferito e camminava saltellando
    2. aveva uno strano modo di portare il corbello in spalla
    3. aveva un'espressione che ricordava quella di questo animale
    4. cadendo da un ponte, si era lussato il femore e si muoveva arrancando
  5. Malpelo sembrava aver preso a proteggere il povero Ranocchio:
    1. per un raffinamento di malignità
    2. per la sua debolezza
    3. perché era sfortunato come lui
    4. perché gli voleva bene



Vedi anche:

Esercizi di comprensione orale