Comprensione scritta

Impariamo l'italiano
Esercizio di comprensione scritta

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"Era legge che una giovine non potesse venire accettata monaca, prima d'essere stata esaminata da un ecclesiastico, chiamato il vicario delle monache, o da qualche altro deputato a ciò, affinché fosse certo che ci andava di sua libera scelta: e questo esame non poteva aver luogo, se non un anno dopo ch'ella avesse esposto a quel vicario il suo desiderio, con una supplica in iscritto. Quelle monache che avevan preso il tristo incarico di far che Gertrude s'obbligasse per sempre, con la minor possibile cognizione di ciò che faceva, colsero un de' momenti che abbiam detto, per farle trascrivere e sottoscrivere una tal supplica. E a fine d'indurla più facilmente a ciò, non mancaron di dirle e di ripeterle, che finalmente era una mera formalità, la quale (e questo era vero) non poteva avere efficacia, se non da altri atti posteriori, che dipenderebbero dalla sua volontà. Con tutto ciò, la supplica non era forse ancor giunta al suo destino, che Gertrude s'era già pentita d'averla sottoscritta. Si pentiva poi d'essersi pentita, passando così i giorni e i mesi in un'incessante vicenda di sentimenti contrari. Tenne lungo tempo nascosto alle compagne quel passo, ora per timore d'esporre alle contraddizioni una buona risoluzione, ora per vergogna di palesare uno sproposito. Vinse finalmente il desiderio di sfogar l'animo, e d'accattar consiglio e coraggio. C'era un'altra legge, che una giovine non fosse ammessa a quell'esame della vocazione, se non dopo aver dimorato almeno un mese fuori del monastero dove era stata in educazione. Era già scorso l'anno da che la supplica era stata mandata; e Gertrude fu avvertita che tra poco verrebbe levata dal monastero, e condotta nella casa paterna, per rimanervi quel mese, e far tutti i passi necessari al compimento dell'opera che aveva di fatto cominciata. Il principe e il resto della famiglia tenevano tutto ciò per certo, come se fosse già avvenuto; ma la giovine aveva tutt'altro in testa: in vece di far gli altri passi pensava alla maniera di tirare indietro il primo. In tali angustie, si risolvette d'aprirsi con una delle sue compagne, la più franca, e pronta sempre a dar consigli risoluti. Questa suggerì a Gertrude d'informar con una lettera il padre della sua nuova risoluzione; giacché non le bastava l'animo di spiattellargli sul viso un bravo: non voglio."
(Da: Alessandro Manzoni, I promessi sposi)


  1. Al tempo di Gertrude una giovane poteva essere accettata
    monaca:
    1. anche se non avesse dichiarato di entrare in convento per libera scelta
    2. solo dopo essere stata esaminata da un ecclesiastico
    3. anche immediatamente dopo l'ingresso in convento per la sua educazione
    4. anche solo con una richiesta verbale
  2. Gertrude aveva sottoscritto la supplica per prendere i voti:
    1. spontaneamente
    2. indotta dalle monache
    3. obbligata dalla madre
    4. pienamente cosciente dell'importanza di tale atto
  3. Gertrude si era pentita di aver sottoscritto la supplica:
    1. una volta condotta nella casa paterna
    2. dopo un anno
    3. quando questa non era forse ancora stata accolta
    4. dopo aver parlato con la sua compagna
  4. Ai tempi di Gertrude, per legge, una giovane non poteva essere ammessa all'esame della vocazione:
    1. se non dopo aver dimorato almeno un mese fuori del monastero dove era stata in educazione
    2. se non dopo aver dimorato almeno un anno fuori del monastero dove era stata in educazione
    3. se non dopo aver dimorato almeno due anni nel monastero dove era stata in educazione
    4. se aveva dimorato un mese fuori del monastero dove era stata in educazione
  5. Gertrude aveva informato il padre dei suoi dubbi
    sulla vocazione:
    1. parlandogli di persona
    2. tramite una lettera, di sua iniziativa
    3. tramite una lettera, dietro consiglio di una sua compagna
    4. tramite una lettera, dietro consiglio della Madre Badessa



Vedi anche:

Esercizi di comprensione orale