Modi di dire italiani

Impariamo l'italiano
Modi di dire italiani




Abbaiare alla luna. Imprecare invano, gridare inutilmente contro qualcuno che è lontano e non può, perciò, sentirci o che non se ne preoccupa più di tanto.

Abbassare le ali. Smettere la superbia e assumere un atteggiamento più modesto e remissivo.
Abbassare la cresta.

Abboccare all'amo. Cadere in un tranello, in un inganno. Farsi raggirare, cadere in una trappola.
Solo un ingenuo come lui poteva abboccare all'amo.

Acchiappare farfalle. Fare cose inutili.

Acqua passata non macina più. Si dice di cose e avvenimenti che non hanno più effetto né valore: come l'acqua che, essendo ormai passata oltre la ruota del mulino, non può più muoverla per macinare il grano.

Affondare le zanne in qualcosa. divorarla.

Agire dietro le quinte. Influire su una situazione, manovrarla senza mostrarsi, per mezzo di altri.

Ai tempi (o al tempo) che Berta filava. Al tempo dei tempi, chissà quando nel passato. Quando il mondo e i suoi costumi erano del tutto diversi da ora (con un senso di rammarico o di presa in giro).

 

Allargare la mano. Spendere o regalare con prodigalità.

 

Allungare la mano. Chiedere la carità.


Allevare (o scaldare) una serpe in seno. Favorire, aiutare chi in seguito può nuocere o mostrarsi ingrato. Questo modo di dire mette in guardia dal fare del bene ad una persona malvagia perché questa non solo si rivelerà ingrata ma, addirittura, diventerà anche nemica del suo benefattore.

Allungare il collo. Attendere ansiosamente qualcosa che tarda a giungere.

Alzare le vele. Accingersi fiduciosamente a una nuova opera, intraprenderla.

Alzare (o drizzare) la cresta. Si dice di chi inorgoglisce, diventa presuntuoso ed arrogante, come il gallo, per l'appunto, che drizza la cresta per ostentare forza ed autorità. Il contrario è "abbassare la cresta", cioè mettere da parte l'orgoglio e diventare umili o fare un vero e proprio atto di sottomissione.

Ammainare le vele (o la bandiera). Ritirarsi da un'impresa. Ritirarsi da un'attività. Rinunciare alla lotta; arrendersi; desistere; ritirarsi da un'impresa che si considera troppo faticosa.

Andar per la via battuta. Andare sul sicuro.

Modi di dire italiani


Andar per rane. Divagare, perdere il filo di un discorso.
Uscire (o andare fuori) dal seminato

Andar vitello e tornare bue. Cominciare con grandi aspettative e finire delusi.

Andare a braccetto. Andare molto d'accordo.

Andare a Canossa. Riconoscere i propri errori ed umiliarsi per chiedere perdono.

Andare a catafascio. Andare in rovina.
Andare, mandare in baracca.

Andare a fagiolo. Soddisfare pienamente.
Andare a genio.

Andare a farsi benedire. Andare in malora, andare male, finire in niente (detto di cosa).

Andare a fiuto. Procedere seguendo l'istinto.
Andare a raso.

Andare a genio. Garbare, piacere molto; essere particolarmente adatto.
Andare a fagiolo.

Andare a gonfie vele. Procedere molto bene, avere successo.
andare a vele spiegate

Andare a ingrassare i cavoli. Morire.

 

Andare a letto con i polli. Coricarsi molto presto.

Andare al diavolo. Finire male. Andare in rovina.

Andare a monte. Fallire, non raggiungere l'esito sperato.
Andare all'aria. Andare a vuoto. Andare a picco. Andare a rotoli.

Andare a nozze. Trarre grande piacere o soddisfazione da qualcosa .

Andare a pallino. Andare a genio.

 

Andare a Patrasso. Scherzosamente: morire. Si dice anche di un'impresa risoltasi in un fallimento.
Andare a sentir cantare i grilli.

Andare (o colare) a picco. Fallire. Andare in rovina.
Un negozio, un progetto andato a picco.
Andare a rotoli. Andare a vuoto. Andare a monte.

Andare a piantare i cavoli. Ritirarsi a vita privata.

 

Andare a puttane. Di qualcosa, andare, finire male, andare a rotoli.
Il progetto è andato a puttane. Il computer principale è andato a puttane. Qui va tutto a puttane.

Andare a ramengo. Andare in rovina, in malora.

Andare a raso. Procedere seguendo l'istinto.
Andare a fiuto.

Andare a Roma e non vedere il Papa. Trascurare cose importanti.

Andare a rotoli. Fallire. Finire male; andare in rovina, in malora.
Andare a pico. Andare a vuoto. Andare a monte.

Andare (o correre) a rotta di collo. Troppo velocemente, col rischio di rimetterci la vita e, per estensione, andare verso la rovina.
Gli affari vanno a rotta di collo.


Andare a ruba. Detto di un prodotto, essere molto richiesto, tanto da scarseggiare sul mercato.

Andare a scopare il mare. Fare un lavoro inutile.
Fare la zuppa nel paniere. Fare il lavoro di Sisifo

Andare a sentir cantare i grilli. Morire.
Andare a Patrasso. Uscire a piedi avanti.

Andare a tastoni. Non avere le idee chiare.

Andare a vuoto. Non riuscire, fallire, non avere successo. > Andare all'aria. Andare a pico.

Andare a zonzo. Camminare senza meta o scopo preciso, per svago o per passare il tempo.

Andare alla sbarra. Andare in giudizio, in tribunale.

Andare all'aria. Non realizzarsi. Fallire.
Andare a vuoto. Andare a pico. Andare a monte.

Andare coi piedi di piombo. Procedere, anche metaforicamente, con estrema prudenza ed avvedutezza, stando attenti anche ai particolari.

Andare come l'asino alla lira. Fare cose per le quali si è assolutamente impreparato.





Andare di corpo. Defecare.

Andare dove le capre non cozzano. Andare in prigione.

Andare (o filare) liscio come l'olio. Proseguire bene, essere in uno stato tranquillo.

Andare in baracca. Andare in rovina.
Andare a catafascio.

Andare (o essere) in barca. Entrare, sentirsi in crisi, cadere in uno stato confusionale.

Andare in bestia. Infuriarsi. Perdere il controllo di sé, adirarsi, diventare violento.

Andare in bianco. Fallire.

Andare in brodo di giuggiole. Uscire di sé dalla contentezza. Gongolare di gioia, essere lusingato. In riferimento al contenuto zuccherino delle giuggiole, frutto commestibile, il proverbio viene usato per indicare chi prova, per merito proprio o di altri, la dolcezza di un forte godimento.

Andare (o ridurre) in cenere. Andare, mandare in rovina.
Andare in fumo.

Andare in frantumi. Rompersi.

Andare in fumo. Venir meno, scomparire.
Andare in cenere.

Andare in oca. Confondersi. Essere distratto, dimenticarsi di qualcosa.

Andare in malora. Guastarsi, rovinarsi, deteriorarsi; perdere funzionalità, non servire più; riferito a un'azienda o a una persona, andare in rovina, fallire.
L'azienda del padre è andata in malora. La grandine ha mandato in malora il raccolto.

Andare in tilt. Perdere il controllo, la lucidità, bloccarsi, esaurire le proprie energie

Andare in vacca. Andare in cattiva condizione; in rovina, allo sfacello.
Il progetto è andato in vacca.

Andare in visibilio. Andare in estasi, meravigliarsi, trasecolare.

Andare (o filare) liscio [come l'olio]. Procedere senza contrattempi.

Andare per la maggiore. Godere di molta stima e prestigio; esser valutato tra i primi nel proprio ambiente o nella propria arte; essere in voga. Essere molto richiesto.
Andare in voga.

Andare per le lunghe. Protrarsi, dilungarsi. Procedere con strema lentezza, durare moltissimo tempo.

Andare per mare senza biscotto. Iniziare qualcosa senza la necessaria attrezzatura.

 

Andare sotto. Infilarsi nel letto.

Andare su tutte le furie. Adirarsi, incollerirsi.
Essere (diventare) verde dalla bile.

Andare via. Sparire, lasciare il luogo dove si è.

Aprire gli occhi. Ricredersi o far ricredere qualcuno rendendolo edotto di una realtà che ignorava, spesso allo scopo di metterlo in guardia da un pericolo.

Aprire il becco. Parlare, intervenire in una conversazione.

Arrampicarsi sugli specchi. Fare tentativi miseri e inutili.

Aspettare la manna del cielo. Si dice di chi resta inerte, inoperoso, aspettando la buona fortuna o che altri faccia per lui o gli appiani le difficoltà.

Aspettare la palla al balzo. Attendere il momento opportuno.

Aspettare (o attendere) qualcuno al varco. Stare in agguato, in attesa di coglierlo di sorpresa nel momento in cui si trova impreparato; anche, attendere l'occasione favorevole per ottenere una rivincita personale su qualcuno, metterlo alla prova.

Aspettare (o cacciare) la lepre al balzello. Aspettare il momento giusto per agire o vendicarsi.

Attaccare [un] botone. Trattenere qualcuno con chiacchiere inutili e noiose.

Attaccare il berretto (o le scarpe) al chiodo. Abbandonare un'attività sportiva.

Attaccarsi come la gramigna. Avere un attaccamento, un'insistenza inopportuni e molesti.

Attaccare il campanello al collo dei gatti. Voler fare un'impresa impossibile.
Cercare la quadratura del cerchi

Aver fatto trenta e fare trentuno. Fare l'ultimo sforzo per completare il lavoro.

 

Aver perso i muli e cercare i capestri. Cercare la cosa sbagliata. Tentare di conseguire un risultato con mezzi inadatti o con sistemi complicati e tortuosi.
Voler scopare il mare.   

Aver provato il dente/morso del lupo. Essere diventato prudente dopo una brutta esperienza.

 

Avere a scialo di qualcosa. Avere così tanto di qualcosa, da poter scialare, sperperare.


Avere a carte quarantotto. Avere qualcuno in antipatia, vederlo come il fumo negli occhi.

Avere agio di fare qualcosa. Averne la possibilità, l'opportunità.

Avere ancora bisogno della balia. Essere una persona poco autonoma o impacciata.

Avere ancora della birra nel corpo. Avere ancora delle risorse, delle forze da spendere.

Avere culo. Essere fortunato.
Hai sempre culo nel trovare parcheggio.
Avere un bel sedere

 

Avere [del] fegato. Essere coraggioso. Di chi arriva fino alla temerarietà si dice che è sfegatato.


Avere gli occhi di Argo. Guardare con molta attenzione.

Avere gli occhi (o gli orecchi) foderati di prosciutto. Non vedere, non sentire bene o non voler vedere, non voler sentire.

 

Avere gli occhi più grandi della pancia (o dello stomaco). Valutare o prevedere in eccesso. Si dice di solito di una persona che ritiene di avere un grande appetito e poi lascia nel piatto buona parte del cibo che ha voluto.

Avere grilli per la testa. Avere grandi e fantasiose aspirazioni.

Avere i coglioni [quadrati]. Avare un carattere forte, risoluto, tenace.

Avere il becco lungo. Parlare in modo un po' invadente.

Avere il bernoccolo per qualcosa. Manifestare inclinazione naturale per qualcosa.
Nascere col bernoccolo della musica.


Avere il cervello come le acciughe. Essere scemo o sventato.

Avere il coltello alla gola. Trovarsi in una situazione molto precaria e rischiosa.

Avere il coltello dalla parte del manico. Essere in una posizione di forza, decisamente favorevole.

Avere il diavolo addosso. Essere esagitato.

Avere il gatto nella madia. Avere poco da mangiare, vivere in povertà.

Avere il ginocchio della lavandaia. Avere proprio tutte le magagne, essere un autentico cerotto.

Avere il mestolo in mano. Avere la facoltà di fare e disporre a proprio modo, comandare dispoticamente.

 

Avere il pallino. Avere una passione, una predilezione particolare per qualcosa. Anche avere un'idea fissa, una mania, una convinzione o un desiderio insistente da cui non si riesce a staccarsi. Oppure avere un'inclinazione naturale a qualcosa.


Avere il pollice verde. Essere particolarmente portati al giardinaggio.

Avere il tatto di un elefante. Non conoscere le buone maniere, essere privo di sensibilità come, a causa del suo spessore, sarebbe la pelle del pachiderma.

Avere la bellezza dell'asino. La bellezza della gioventù.

Avere la bocca che sa ancora di latte. Si dice di chi, essendo ancora giovane si dà arie di adulto.
Avere ancora il latte alla bocca, puzzare ancora di latte.

Avere la bottega in un luogo. Passarci molto tempo.
Sta di bottega al bar.


Avere la buccia dura, essere di buccia dura. Essere resistente alle fatiche o alle sfortune.

Avere la coda di paglia. Vergognarsi di un difetto o di una colpa commessa, e perciò stare sempre in sospetto che le parole altrui intendano alludervi.

 

Avere la corda al collo. Trovarsi in una situazione difficile o pericolosa, dalla quale non sembra possibile uscire senza danno, o in una condizione di costrizione o schiavitù senza scampo.

 

Avere la faccia come il culo. Non provare vergogna per le proprie cattive azioni, essere sfrontato, spudorato.

Avere la faccia foderata di lamiera. Essere spudorato.

Avere la faccia tosta (o di bronzo). Si dice di una persona impudente, che non ha vergogna né ritegno.

Avere la luna storta. Essere di malumore, irragionevolmente irritabili e pronti al litigio.
Alzarsi (o essere) con la luna di traverso; andare a lune; essere lunatici. Avere la luna di traverso. Avere le lune.


Avere la mano pesante. Agire grossolanamente, mancare di misura, esagerare; anche, giudicare o punire con eccessiva severità.

il professore con lui ha avuto la mano pesante.

 

Avere la merda fino al collo. Essere sommerso dai problemi, essere in una situazione pericolosa e complicata.


Avere la pazienza di Giobbe. Essere molto pazienti, sopportare con rassegnazione molestie, ingiustizie e tribolazioni.

Avere la pelle d'oca. Rabbrividire per il freddo o la paura.

Avere la pelle dura. Resistere alle fatiche, alle sofferenze, alle malattie; o anche avere poca sensibilità.

Avere la pentola al fuoco. Avere di che vivere.

Avere la puzza sotto il naso. Avere un atteggiamento altezzoso, sdegnoso.

Avere la scimmia sulla spalla. Essere sotto l'effetto della droga.

Avere la testa sul collo. Avere giudizio, essere assennato.

Avere le batterie scariche. Essere stanco, stremato, depresso.

Avere le mani fatate. Riuscire a far bene qualcosa e con facilità.

 

Avere le mani lunghe. Essere propenso al furto.

Avere le palle piene. Essere stufo, non poterne più.
Ne hanno le palle piene di tutto quel rumore.

Avere le pigne in testa. Essere insensato e sciocco.

 

Avere le traveggole. Vedere una cosa per un'altra. Far vedere ciò che non è, far confondere, ingannarsi nel capire, nel giudicare.

 

Avere lo scilinguagnolo sciolto. Essere di parola pronta e vivace.

Avere qualcuno sui coglioni. Non poterlo soffrire.

Avere occhi da bue.essere allarmisti o esagerati.

 

Avere paglia in becco. Conoscere cose che gli altri non sanno, essere depositari di segreti o confidenze che assicurano il successo. Anche avere in mente un obiettivo particolare che si vuole mantenere segreto; oppure essere già provvisti di tutto quello che serve per raggiungere uno scopo.

 

Avere poco sale in zucca. Mancare di senno.

 

Avere solo un'infarinatura di qualcosa. Conoscere un argomento solo in modo generale o superficiale.

 

Avere sott'occhio. Avere una cosa ben presente nella mente, ricordarsene come se la si avesse davanti agli occhi.

Avere torto marcio. Non avere la minima ragione.
Il mio "amico" Paolo, di Linz, è uno xenofobo esaltato che ha torto marcio.


Avere tutti ai propri piedi. Avere successo, avere molti ammiratori.

Avere un asso nella manica. Avere delle risorse, delle proposte, degli argomenti tenuti in serbo e che, fatti valere al momento più opportuno, assicureranno il successo, la vittoria.

Avere un bel sedere. Essere molto fortunato.
Avere culo

Avere un cervello di formica. Essere mentalmente chiusi.

Avere un chiodo fisso. Avere un pensiero ricorrente.

Avere un diavolo per capello. Essere molto irritato, infuriato. Essere arrabbiatissimo.

Avere un occhio alla padella e uno al gatto. Badare contemporaneamente a due cose, persone o situazioni che richiedono uguale sorveglianza o che potrebbero entrare in conflitto tra loro.

 

Avere un santo dalla propria. Essere particolarmente fortunati.
Nascere con la camicia.

Avere una ciabatta del Machiavelli. Essere molto astuto.

 

Avere (o mettere addosso) una fifa blu. Provare e, rispettivamente, incutere una bella paura, tale (in teoria) che il volto diventa così pallido da assumere una sfumatura bluastra, come in chi sia stato esposto a un freddo assai intenso.
Pisciarsi addosso, sotto


Avere una gatta da pelare. Avere un grosso problema da risolvere.

Avere una marcia in più. Essere particolarmente brillante, distinguersi per doti notevoli o spirito di iniziativa.

Avere una memoria di ferro (o d'elefante). Possedere un'ottima memoria.

Avere una pazienza da certosino. Essere molto pazienti.

Avere uno scheletro nell'armadio. Avere un fatto privato, personale, che non si desidera venga conosciuto, in quanto ritenuto degno di biasimo.

Avere voce in capitolo. Essere tra coloro che hanno credito e autorità, godere del diritto di parlare e del prestigio per essere ascoltati.

Avere, sentirsi, far venire l'acquolina in bocca. Sono tutte espressioni che, letteralmente, si riferiscono alla saliva che si produce in bocca alla vista o al solo pensiero di una pietanza appetitosa. Per estensione, alludono in generale a cosa vivamente desiderata, appetibile.

Avere (o tenere) la borsa stretta. Essere molto moderato nello spendere

Averne fin sopra i capelli. Essere annoiato, stufo di qualcuno o qualcosa. Non poterne più.
Averne fino al collo; avere i coglioni pieni.

Averne i coglioni pieni. Averne abbastanza, esserne stufo, non poterne più di qualcuno o di qualcosa.
Ne hanno i coglioni pieni di tutto quel rumore.

Averne per un pezzo. Periodo di tempo piuttosto lungo.
È un pezzo che ti sto aspettando, è partito da un pezzo, ne avrò per un pezzo.