Modi di dire italiani

Impariamo l'italiano
Modi di dire italiani





Pagare (o fare) alla romana. Suddividere un conto comune in parti uguali; anche, pagare ognuno la propria parte.

Pagare (o scontare) il fio. Pagare la pena di una cattiva azione. Sopportare le tristi conseguenze di una colpa.

Parlare di corda in casa dell'impiccato. Parlare a uno di cose che gli rinnovano la vergogna o il risentimento, con ciò mostrando grave indelicatezza e mancanza di tatto.

Parlare male di Garibaldi. Parlare male di cose giudicate intoccabili e indiscutibili.

Parlare a quattr'occhi. Parlare privatamente.

Parlare al vento (o all’aria, al deserto, al muro). Dire qualcosa senza essere ascoltati.

Parlare chiaro e tondo. Parlare apertamente.

Parlare ostrogoto. Parlare una lingua o un dialetto incomprensibile e di suono sgradevole (quanto all'incomprensibilità, vale parlare greco, turco, arabo), o anche parlare in modo sgrammaticato.

Parlarsi addosso. Parlare tanto per il puro piacere di ascoltarsi.



Partire in quarta. Gettarsi in un’azione o in una discussione con foga.

Partire per i monti della luna. Intraprendere un viaggio molto lungo verso un luogo favoloso ma molto difficile da raggiungere.

 

Pascersi di vento
Accontentarsi o vivere di cose vane, senza sostanza.

Passar sopra a qualcosa. Non tenerne conto.

Passare come una meteora. Passare molto velocemente (detto di persona, fama, moda, ecc.)

Passare dalle stelle alle stalle. Passare da una condizione agiata, da un livello superiore ad un livello misero.

Passare dall'osanna al crucifige. Cadere bruscamente da una condizione di ricchezza, di prestigio, alla miseria, all'essere oggetto di disprezzo e di condanna.

 

Passare, oltreppassare il segno. Eccedere, andare oltre i limiti della decenza, dell’opportunità, della sopportazione.


Passare (o andare) in cavalleria. Si dice, scherzosamente, di cosa prestata e non avuta in restituzione, o che si ha motivo di supporre sia stata fatta abilmente scomparire.

 

Passare sopra. Lasciar correre, sorvolare.


Passare sotto le forche caudine. Esser costretto a una grave umiliazione.

Passare un brutto quarto d'ora. Trovarsi in una brutta situazione.

Passarne de tutti i colori. Subire tante traversie.

Patire il supplizio di Tantalo. Avere davanti qualcosa che si desidera fortemente e non poterla raggiungere.

Pelare l'orso. Avere un'impresa difficile.

Perdere l'autobus. Perdere l’occasione propizia.

 

Perdere il pelo ma non il vizio. Non credere in un reale cambiamento.

Perdere il ranno e il sapone. Impegnarsi in qualcosa senza ottenere risultati. Perdere tempo e fatica.

 

Perdere il sonno. Essere tormentato da un problema, angosciarsi.


Perdere la faccia. Fare una brutta figura, screditarsi.

Perdere la bussola (o la tramontana). Confondersi, impappinarsi; anche, perdere il controllo di sé, dei propri nervi.
Perdere le staffe.

 

Perdere la trebisonda. Perdere l'orientamento. In senso lato, non sapere più cosa fare o anche non ragionare più, andare in collera e abbandonarsi ad azioni inconsulte, in genere procurando danno a se stessi.



Perdere le staffe. Perdere il controllo di sé, cedendo alla collera.
Perdere la tramontana. Uscire dai gangheri.

Pescare nel torbido. Approfittare dello scompiglio e della confusione (o crearli a bella posta) per ottenere disonestamente dei vantaggi.

Pescare qualcuno con le mani nel sacco. Coglierlo mentre compie qualcosa di male.

Pestare i piedi a qualcuno. Dargli fastidio, essere il suo rivale o concorrente.
Essere tra i piedi.

Pestare la coda a qualcuno. Fargli uno sgarbo, una soperchieria.

Pestare l'acqua nel mortaio. Fare una cosa inutile. Compiere uno sforzo inutile. Acchiappare farfalle. Fare la zuppa nel paniere. Fare il lavoro di Sisifo. Lisciare la coda al diavolo. Zappare all'acqua. Seminare al vento. Cercare di raddrizzare le gambe ai cani. Portare coccodrilli in Egitto. Scopare il mare. Portare acqua al mare.

 

Piangere con un solo occhio. Far finta di provare dolore.


Piangere lacrime di coccodrillo. Si riferisce a chi, dopo aver arrecato danno, ripensa alla propria azione pentendosi.

Piangersi addosso. Compiangersi e autocommiserarsi in modo esagerato, presentandosi sempre come vittima.

Piantare baracca e burattini. Lasciare improvvisamente un'impresa e coloro che in quella ci erano compagni; cessare in tronco un'attività.
Lasciare, piantare in asso.

Piantare carote. Raccontare bugie.
Raccontare frottole.

Piantare chiodi. Fare debiti, indebitarsi

Piantare (o lasciare) in asso. Abbandonare bruscamente o senza preavviso.


Piantare le tende. Restare a lungo presso qualcuno abusando della sua ospitalità.

Picchia e repicchia. A forza di insistere.
Alla fine, picchia e repicchia, ha convinto suo padre a comprargli la macchina.

 

Picchiare di santa ragione. Picchiare fortissimo qualcuno.

Piegare il collo. Fare atto di sottomissione.

Pigliare di mira qualcuno. Centrare l'atenzione su...

Piovere sul bagnato. Sommarsi di avversità in una situazione già critica.

Pisciarci sopra. Disprezzare qualcosa.

Pisciarsi (o cacarsi) addosso (o sotto). Avere molta paura.
Avere, mettere addosso una fifa blu

Porgere l'orecchio. Dare ascolto.

Portare acqua al mare. Fare una cosa inutile.
Pestare l'acqua nel mortaio. Fare la zuppa nel paniere. Fare il lavoro di Sisifo. Lisciare la coda al diavolo. Zappare all'acqua. Seminare al vento. Cercare di raddrizzare le gambe ai cani. Portare coccodrilli in Egitto. Scopare il mare. Infiascare la nebbia. Portare vasi a Samo.

Portare coccodrilli in Egitto. Fare una cosa inutile.
Pestare l'acqua nel mortaio. Fare la zuppa nel paniere. Fare il lavoro di Sisifo. Lisciare la coda al diavolo. Zappare all'acqua. Seminare al vento. Cercare di raddrizzare le gambe ai cani. Andare a scopare il mare. Portare acqua al mare. Infiascare la nebbia. Portare vasi a Samo.

Portare vasi a Samo. Fare una cosa inutile, superflua, come portare qualcosa in un posto che ne abbonda.
Pestare l'acqua nel mortaio. Fare la zuppa nel paniere. Fare il lavoro di Sisifo. Lisciare la coda al diavolo. Zappare all'acqua. Seminare al vento. Cercare di raddrizzare le gambe ai cani. Portare coccodrilli in Egitto. Scopare il mare. Infiascare la nebbia. Portare acqua al mare.

Predicare bene e razzolare male. Asserire una cosa buona e comportarsi in maniera diversa, cattiva.

 

Predicare il digiuno a pancia piena. Cercare di convincere gli altri ad azioni che non si ha la minima intenzione di fare in prima persona.

 

Prendere alla lettera. Senza cogliere significati reconditi.

Prendere all'amo. Raggirare, imbrogliare, ingannare.

Prendere delle grane. Avere un fastidio. una seccatura.

 

Prendere di punta. Affrontare con risolutezza, senza diplomazia.

Prendere due piccioni con una fava. Ottenere due vantaggi con una sola spesa o un solo lavoro, come chi con una sola esca catturi due prede.

Prendere il coltello per la lama. Agire in modo che risulta dannoso per se stessi. Provocare il proprio danno.

 

Prendere il turco per i baffi. Avere un colpo di fortuna; fare un tentativo difficile e avere successo.

Prendere in castagna. Cogliere qualcuno in fallo, in errore.

Prendere in flagrante, sul fatto, con le mani nel sacco. Sorprendere in azione di reato.



Prendere in giro. Canzonare qualcuno, deriderlo, raggirarlo.

Prendere la fortuna per i capelli. Non lasciarsi sfuggire l'occasione buona, coglierla subito.

 

Prendere l'anguilla per la coda. Risolvere all'ultimo momento un problema assai difficile, riuscendo a ottenere abilmente un risultato insperato.
Risolvere una questione all'ultimo momento.

Prendere lucciole per lanterne. Fraintendere qualcuno o qualcosa. Confondere una cosa con un'altra.

Prendere nella rete. Ingannare qualcuno.

Prendere nero per bianco. Scambiare una cosa per un'altra, capire a rovescio.

Prendere per i fondelli. Prendere in giro.

Prendere per il bavero. Aggredire. Prendere in giro qualcuno.

Prendere per il verso del pelo. Lusingare con servilismo.

Prendere per le mele. Prendere in giro.

Prendere per oro colato. Credere a tutto con la massima ingenuità.

 

Prendere piede. Affermarsi in modo consistente, diffondersi.


Prendere qualcuno per il collo. Imporre condizioni gravose, sfavorevoli.

Prendere soldi a babbo morto. Incassare un credito con molto ritardo o, più specificamente, senza che vi sia una scadenza preindicata.

Prendere sotto gamba. Prendere alla leggera, senza dare importanza.

Prendere un bidone. Essere raggirato.

Prendere un granchio. Equivocare, sbagliarsi di grosso. Fare un errore madornale, grossolano.
Cadere in (o prendere) un abbaglio.

Prendere (o dare) una bidonata. Comprare (o vendere) come ottima merce d’infima qualità.

 

Prendere una brutta (o cattiva) piega, prendere una buona piega. Evolversi negativamente, positivamente.

 

Prendere (o prendersi) una cotta, una sbandata. Provare un’attrazione improvvisa e intensa nei confronti di qualcuno.

 

Prendere una gatta da pelare. Avere un problema di difficile soluzione.

Prendere una papera. Sbagliarsi nella pronuncia. Una papera è un vistoso errore materiale commesso involontariamente, soprattutto nel parlare o nello scrivere, spesso consistente in un buffo scambio di parole o di sillabe.

Prendere una sbandata (o una cotta). Innamoramento improvviso e violento.
Ha preso una bella sbandata per quella ragazza.


Prendere (o cogliere) in contropiede. Con una rapida azione prendere alla sprovvista l'avversario che si trova impegnato altrove e non se l'aspetta.

Prendere (o cogliere) la palla al balzo. Sfruttare un'opportunità o comunque non lasciarsi sfuggire un'occasione.

Prendere (o pigliare) per il bavero/culo. Prendere in giro.

Prendere (o trattare) a pesce in faccia. Maltrattare qualcuno, bistrattarlo.

Prendersela con qualcuno. Sfogare su di lui la propria ira.
Gli attori se la prendevano con lui perché non avevano il coraggio di venire a lamentarsi a me.





Prendersela. Preoccuparsi, risentirsi.
Non te la prendere.

 

Prendersela comoda. Non affannarsi, fare le cose con lentezza e noncuranza.


Prendersi il boccone. Lasciarsi abbindolare.

Prendersi una sbornia. Avere una grossa ubriacatura, sbronza.
Si è preso una bella sbornia.


Prendersi una gatta da/a pelare. Mettersi in un'impresa piena di complicazioni, di difficoltà, di problemi.
Mi è capitata una bella gatta da pelare.

Prendersi uno spaghetto. Spaventarsi, provare un momento di fortissima paura.
La strada era deserta e pioveva a dirotto, a un tratto ho visto un’ombra che si avvicinava verso di me; non vi dico che spaghetto mi son preso!


Promettere mare e monti. Fare grandi promesse senza la possibilità o la volontà di mantenerle.