Passato remoto

Impariamo l'italiano
Uso del passato remoto

Completa le frasi con il passato remoto dei verbi indicati
  1. Mi accingo a lasciare su questo vello testimonianza degli eventi mirabili e tremendi a cui in gioventù mi (accadere) di assistere, ripetendo verbatim quanto (vedere) e (udire).
  2. Ma non lo (capire, io) appieno sino a che non (parvenire, noi) alla nostra meta, come poi dirò.
  3. Siano rese grazie a Dio che io a quei tempi (acquisire) dal mio maestro la voglia di apprendere e il senso della retta via, che si conserva anche quando il sentiero è tortuoso.
  4. I francescani che avevo conosciuto in Italia e nella mia terra erano uomini semplici, sovente illetterati, e mi (stupire) con lui della sua sapienza.
  5. E fu per questo che (rinunciare, io) a quella attività. Mi (mancare) il coraggio di inquisire sulle debolezze dei malvagi, perché (scoprire) che sono le stesse debolezze dei santi.
  6. (avvertire) anch'io una lieve esitazione nella voce di Severino.
  7. E siccome la visione del bello comporta la pace, e per il nostro appetito è la stessa cosa acquetarsi nella pace, nel bene o nel bello, mi (sentire) pervaso di grande consolazione e (pensare) quanto dovesse essere piacevole lavorare in quel luogo.
  8. Io, per udire il loro dialogo, e per aiutare Guglielmo che aveva bisogno di aver un nuovo panno pulito intriso nell'acqua, mi (unire) a loro, superando il mio terrore e il mio disgusto.
  9. E (incominciare, loro) a discutere fittamente di cose che in parte già sapevo e in parte (riuscire, io) a capire ascoltando il loro colloquio.
  10. Queste erano le ragioni, ne (arguire, io), per cui ora Abbone stava disponendosi a collaborare con Guglielmo, inviato dall'imperatore, per far da mediatore tra l'ordine francescano e la sede pontificia.
  11. (Aprire, io) un grande volume che giaceva sul tavolo, un De bestiis.
    Umberto Eco. Il nome della rosa



Vedi anche:

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